Divine fattezze

 

 

Tigridia2

Tigridia

 

 

Ondeggiavano lunghe chiome al vento

aleggiando sopra il capo leggere,

i lumi degli occhi fra ciglia fiere

splendevano vivi in luce d’argento.

 

I purpurei pomi in pallido viso

davano colore a tanta bellezza

e dal petto esalava fresca brezza

irrorata dal suo dolce sorriso.

 

Danzavano i passi nelle cadenze,

intrise di grazia e di gentilezza

soavi suonavano le sue movenze.

 

Divina sembrava la sua fattezza,

e simili ad angelo le apparenze

a celeste regno pareva avvezza.

 

verdefronda

Sonetto in preghiera


 

Desidero che il mondo sia sereno
che ognuno agli altri porti rispetto
che in cielo brilli l’arcobaleno
tutti siamo sotto lo stesso tetto.

Provo a soddisfare un piacere in meno
agli altri donare molto più affetto
che il cuore sia di gioia più pieno
e che batta dolcemente nel petto.

Guardo con gli occhi nell’alto del cielo
immaginando un modi più bello
del dolore voglio togliere il velo.

Ad ognuno regalare un anello
per ricordargli d’agire con zelo
ad ogni male serrare il cancello.

verdefronda

Colline rosa

dal dipinto di Frederich –  autunno fra gli ulivi

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Colline rosa dai dolci declivi
l’aria accarezza la tenera pelle
alito tiepido in mezzo agli ulivi
dove riposano le due sorelle.
 
Salgono e scendono in lento respiro
scorre la vita nel loro profondo.
Nell’estasi immerso tacito ammiro
e la grande emozione non nascondo.
 
Allor che il sole all’orizzonte preme
piccoli brividi increspan la pelle
con un sussulto si svegliano insieme.
 
In perfetta intesa come gemelle
in veste rientran le morbide creme
e vanno a riempir le loro formelle.
 verdefronda

Sonetto a colei che tace

Ogni mattina ritorna la luce
ma ogni volta sembra più fievole
lo spettacolo che ancor mi seduce
ora m’appare meno piacevole.

Il pensiero sempre là mi conduce
dov’è nato un evento gradevole
che spirato, d’ogni ardor mi riduce
richiudendo il mio libro di favole.

Con questo sonetto chiudo il mio canto
alla ricerca di un’intima pace
e di silenzio ricamo il mio manto.

Finchè non torna colei che ora tace
in mestizia e da gran dolore affranto
attendo si sciolga il gelo in cui giace.

verdefronda

Il paese dell’amore

Il paese dell’amore

 

Pensando al futuro, un uomo decise
di seminare dei campi di grano.
L’anno seguente lui il grano recise
col pane, al paese diede una mano.

Un altro uomo più previdente ancora
piantò a terra degli alberi da frutto,
per oltre dieci anni raccolse allora
frutta da donare al paese tutto.

Infine un altro seminò l’amore,
strada per strada con tutti i vicini,
il gesto suscitò grande scalpore.

Quindi sia dai grandi che dai piccini
sparì d’incanto qualsiasi rancore
nè più varcò del paese i confini.

verdefronda

Stagno

Smuovono l’acqua le numerose onde
dove lo specchio deforma le fronde,
la smeraldina erba attorno alla riva
brilla al riflesso della luce estiva.

Lo stagno diffonde dolce frescura
che si espande alla vicina radura
dove fiammeggiano le messi bionde
che quasi si accostano alle sue sponde.

Carezzano i raggi tutto il terreno
dove le spighe nel loro ondeggiare
salutan felici il cielo sereno.

Intanto dall’acqua lì in vicinanza
fuoriescon le ninfe sol per ballare
coi soffi di vento la loro danza.

verdefronda
(dai sonetti alla natura)

Passa il tempo

Nella lieta stagione in cui natura
esplode nella massima bellezza
allor che d’ogni fior si prende cura
lì spira tutt’intorno vaga brezza.

Ogni cuore con gioia si diletta
fanciulle e giovani in età d’amore
dolci baci a scambiar sempre alletta,
lor del tempo che va non han timore.

Ma cambia la stagione troppo in fretta
la gioia si tramuta nel dolore
l’inverno tosto avanza e non aspetta.

Abbandona natura lo splendore
il ciclo naturale lei rispetta
e lento allor si spegne ogni colore.

(sonetto)

Al lago Verbano

Al lago Verbano 


Un più bel lago di te non esiste,

nelle pupille di allora fanciullo
serbo l’immagine gioiosa o triste
di acque pacate laddove mi cullo.

Tu Verbano, serpeggiante distesa
racchiusa fra alte catene montuose,
tu dolce abbracci la riva scoscesa
e spiagge in conche dal tempo erose.

Luccica sull’onda il sol mattutino,
di rosso tingi al tramonto la luce,
splende di giorno il colore turchino.

Di mille tinte tuo specchio riluce
or vaga il pensiero per l’aere fino
che tua bellezza ad ammirar conduce.

verdefronda

Verbano ti amo


Verbano ti amo

Tu sei di acque un dolce manto
a te dedico un breve canto

Distesa piana, liscia o increspata
ma talvolta anche … agitata

Di cielo e monti porti il riflesso
d’azzurro o verde ti tingi spesso

Dal tuo splendore resto incantato
e nelle tue brame son trascinato

Nelle tue acque immergermi amo
ti abbraccio insieme cantiamo.

verdefronda